“Per troppo tempo, molti Governi hanno fatto affidamento su politiche antifumo infruttuose e hanno trascurato la rivoluzione della salute pubblica che avevano di fronte.
Secondo l'Oms, still more di 8 miljuni ta' nies muoiono direttament jew indirettament kull anno a causa del fumo.
Madankollu, il-biċċa l-kbira tal-persuni ma tistax tpoġġi immedjatament.
Ma xi Pajjiżi qed jagħmlu aħjar di altri in termini di cessazione del fumo.
È tempo di imparare da loro”.
Hekk Michael Landl, numero uno della World Vaper's Alliance, in una nuova riflessione incentrata sulle strategie anti-fumo adottate nei vari Pajjiżi u Sui Riżultati Relattivi.
“Ciò che differenzia i Paesi di success da quelli che non vedono molti progressi – ancora Landl – è il loro atteggiamento nei confronta della riduzione del danno da tabacco.
I Paesi con un approccio aperto alla riduzione del danno e una regolamentazione favorevole ai consumatori di tali prodotti hanno ridotto con success i tassi di fumo. L'invenzione dello svapo, dello snus, delle bustine di nicotina u prodotti simili ha già salvato milioni di vite.
Al contrario, molti Governi stanno combattendo contro questa soluzzjoni salvavita, con conseguenti lenti progressi nella lotta contro il fumo.
L-aħħar rapporto tal-World Vapers' Alliance tenfasizza l-eżempji tal-aħjar pratiche ta' kif i pajjiżi għandhom ridotto b'suċċess u tassi ta' fumo.
I campioni della riduzione del danno da tabacco huma Renju Unit, Svezia, Giappone u Nuova Zelanda.
Il Ir-Renju Unit, ad eżempju, è il Paese più progressista meta si tratta di svapare.
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