“Questo provvedimento minaccia la disponibilità di alternative meno dannose al fumo quali lo svapo. C'è un disastro per la salut pubblica incombente. Migliaia di negozi di vaporizzatori finiranno per andare in difficoltà e molti vapers, di riżultat, finiranno per tornare a fumare”.
Hekk Micheal Landl, numru kbir ta 'l-Alleanza World Vaper fil-kummenta l-aħħar “nuove” li wasal mill-Istati Uniti d'America. Proprio nelle ultime ore, infatti, il-President americano Biden ha firmato in calce al disegno di legge con il quale si introduce il divieto di commercializzazione della nicotina sintetica nel territorio Usa. Un tiro mancino agli interessi del vaping e, soprattutto, alle ragioni di tutela della salute pubblica dei suoi utenti. La nicotina sintetica è sostanza che, nonostante la sua denominazione, non deriva dal tabacco: Priva delle nitrosammine tipiche della nicotina “vera”, la “sintetica” risulta esserepriva di sostanze nocive e cancerogene. “Non ha senso inkattivi – il-prosegue Landl – verso il prodotto che ha consentito a tantissime persone di smettere di fumare. La nicotina sintetica è un modo innovativo biex tnaqqas l-effetti dannosi tal-fumo u tipprovdi alle persone un'alternativa alle sigarette tradizzjonali”. “L'obiettivo della riduzione del danno – prosegue ulteriormente il giovane attivista – è quello limitare le conseguenze negative tra quanti non sono altrimenti in grado di sottrarsi alla dipendenza tabagista. E' un metodo che si è dimostrato efficace in molti Paesi del mondo e ha aiutato milioni di persone a dire addio alle bionde.’ “Dan l-iskema normattiva – si avvia a chiudere il vertice della World Vaper Alliance – porterà molte conseguenze negative nei progetti di contenere i danni causati dal tabacco, limitando potenzialmente l'accesso ai prodotti di svapo e costringendo gli ex fumatori a tornare alle sigarette”. Si rischia un contraccolpo importante sia per quel che riguarda la produzione americana di e-liquid sia per quel che riguarda le esigenze dei consumatori.