Passo indietro Thailandia?
E potrebbe essere uno di quelli davvero significativi atteso come il Paese asiatico sia uno dei più estremi per quel che riguarda la disciplina relativa alla vendita e all’uso della sigaretta elettronica.
Ma si diceva di un parziale spiraglio.
La Commissione per la Sanità pubblica ha recentemente suggerito, infatti, la regolamentazione dello svapo e l’aggiornamento delle relative misure agli standard internazionali.
E’ un piccolo spiraglio che si intravede all’orizzonte di un panorama che, ad oggi, è stato assolutamente cupo.
E che si è sostanziato anche nella adozione di misure estreme – quale la detenzione in carcere – per chi è stato “pizzicato” semplicemente nell’atto di concedersi una sigaretta elettronica, in non rare volte con il coinvolgimento di turisti stranieri.
“Come World Vapers’Alliance – commentano dal sodalizio guidato da Michael Landl nell’apprendere della nuova evoluzione – crediamo fermamente che porre fine al divieto di svapare prodotti e sostenere la conversione degli attuali fumatori adulti verso alternative meno dannose debba essere l’obiettivo principale della strategia di controllo del tabacco in Thailandia.
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