Lo svapo balla sul filo di lana in Europa.
In attesa delle decisioni che Bruxelles andrà ad assumere, su scala generale, rispetto alla questione della tassa unica e degli aromi, a livello di singoli Stati sono vari i fronti aperti in modo alquanto critico.
Se in Germania si discute di un eventuale semplificazione del packaging e del design delle e-cig, se in Italia si valuta normativamente di vietare le sigarette elettroniche all’aperto, se in Portogallo a spaventare sono i livelli fiscali, in Norvegia (come in Slovenia) la discussione è aperta – anche qui – circa la eventuale adozione di un divieto di liquidi per sigarette elettroniche aromatizzati.
In buona sostanza si vorrebbe consentire la circolazione di soli liquidi dal sapore tabaccoso.
Una sconfitta per le ragioni del minor danno da fumo proprio in una terra, quella scandinava, che sta assistendo al miracolo Svezia, realtà che, grazie alle politiche di riduzione del rischio – sebbene sotto forma dello snus – sta vincendo la sua battaglia col tabagismo.
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