Il Parlamento europeo ha appena approvato in assemblea plenaria la mozione preparata dalla Sottocommissione salute pubblica (Sant) sulle malattie non trasmissibili, le cosiddette Ncd, cioè tutte quelle patologie che non si trasmettono da una persona all’altra. E ha dunque fatto sua la seguente frase, contenuta nel testo: il Parlamento europeo “considera che le sigarette elettroniche possono permettere ad alcuni fumatori di smettere progressivamente di fumare; considera allo stesso tempo che le sigarette elettroniche non debbano essere attrattive per i minori e i non fumatori”. Un riconoscimento della valenza dello strumento di riduzione del danno da fumo per prevenire o arginare patologie come le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete e le patologie respiratorie croniche che da sole, spiega la sottocommissione, sono responsabili del 68% di tutte le morti premature in Europa.
Come avevamo rilevato lo scorso novembre, all’indomani dell’approvazione degli emendamenti in sede di Sottocommissione, il testo ha un atteggiamento ambivalente verso le sigarette elettroniche. Da una parte ribadisce l’appoggio all’incorporazione dei nuovi prodotti “come sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato” nella Raccomandazione del Consiglio del 30 novembre 2009 sugli ambienti senza fumo, estendendola agli spazi all’aperto e chiedendo la piena attuazione della Convenzione quadro sul controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale della sanità, che come noto è tutt’altro che aperta alla riduzione del danno. Dall’altra, però, si afferma chiaramente che il vaping può aiutare i fumatori a smettere.
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