Perché il termine “fumo di sigaretta elettronica” deve essere eliminato: un nuovo studio chiede maggiore precisione…

In uno studio fondamentale del 2025 pubblicato in Medicina interna e d'urgenza, ricercatori dell'Università di Glasgow e di altre istituzioni sanitarie pubbliche richiamano l'attenzione su una questione critica nella comunicazione scientifica: l'uso improprio diffuso del termine "fumo di sigaretta elettronica" nella letteratura accademica. L'articolo, guidato da Yusuff Adebayo Adebisi e colleghi, offre una revisione completa della prevalenza dell'espressione e delle sue implicazioni dannose per la scienza, la politica e la percezione pubblica.

🔥 Fumare ≠ Svapare

Il termine "fumo di sigaretta elettronica" sembra abbastanza semplice, ma è fuorviante e fondamentalmente errato. Fumare si riferisce alla combustione del tabacco, un processo che rilascia catrame, monossido di carbonio e migliaia di sostanze chimiche tossiche. Lo svapo, al contrario, comporta l'aerosolizzazione, ovvero il riscaldamento di un liquido contenente nicotina per produrre vapore senza bruciare nulla.

Tuttavia, lo studio ha scoperto che dal 2015 al 2024, la frase e le sue varianti sono apparse in migliaia di articoli scientifici, inclusi alcuni degli studi più citati su nicotina e tabacco. Solo Google Scholar ha restituito oltre 4.600 riferimenti. Questo tipo di slittamento linguistico confonde due comportamenti con profili di rischio drasticamente diversi e le conseguenze non sono meramente semantiche.

📉 Confusione scientifica → Problemi politici

L'uso continuato di "fumare con la sigaretta elettronica" non si limita a confondere la terminologia. Secondo lo studio, compromette attivamente:

  • Messaggi sulla salute pubblica:Se lo svapo viene casualmente equiparato al fumo, i fumatori adulti che stanno pensando di cambiare potrebbero credere che non abbia senso, scoraggiando un passaggio che potrebbe ridurre significativamente la loro esposizione a sostanze tossiche dannose.
  • Credibilità scientifica: Un linguaggio impreciso può mettere in dubbio l'obiettività della ricerca sottoposta a revisione paritaria e distorcere il modo in cui i risultati vengono interpretati da medici, giornalisti e responsabili politici.
  • Assistenza clinica: I medici che si affidano a una terminologia errata potrebbero classificare in modo inappropriato gli svapatori come fumatori, portando a decisioni terapeutiche sbagliate, come screening oncologici non necessari o consigli irrilevanti per smettere.
  • Regolamento: Paragonare i due comportamenti potrebbe spingere i governi ad applicare restrizioni simili a quelle delle sigarette ai prodotti per lo svapo, politiche che potrebbero ritorcersi contro riducendo l'accesso ad alternative più sicure alla nicotina.

🧠 Le parole contano, soprattutto nella sanità pubblica

Gli autori della revisione non usano mezzi termini. Definiscono l'uso del termine "fumo di sigaretta elettronica" un errore linguistico radicato che "oscura le differenze nei meccanismi di dipendenza, nel potenziale di riduzione del danno e nella percezione pubblica del rischio". Esortano le riviste scientifiche a rivedere le politiche editoriali e ad adottare termini standardizzati come “"svapare"” O “uso della sigaretta elettronica”, ed evitare la confusione dei comportamenti.

Non sono i soli. I principali esperti di riduzione del danno sottolineano da tempo che chiamare "fumatori" chi svapa rafforza lo stigma, confonde l'opinione pubblica e contribuisce a giustificare normative eccessivamente ampie che non riflettono il reale spettro di rischi dei prodotti a base di nicotina.

🚫 Smettiamola di chiamarlo "fumo"“

Non si tratta solo di correggere il linguaggio. Si tratta di garantire che le persone, soprattutto i fumatori adulti in cerca di opzioni più sicure, ricevano informazioni accurate da ricercatori, media e operatori sanitari. Si tratta di costruire politiche basate su prove concrete, non su una terminologia obsoleta o fuorviante.

Come concludono gli autori, "Caratterizzare erroneamente lo svapo come una forma di fumo può scoraggiare la riduzione del danno, distorcere la comunicazione del rischio e compromettere lo sviluppo di politiche equilibrate e basate sulle prove".“

Alziamo l'asticella. Diciamo quello che intendiamo e smettiamola di chiamare lo svapo "fumo".“

📚 Riferimento allo studio:
Adebisi YA, Jimoh ND, Ngoma C. “Il termine 'fumare sigaretta elettronica' è fuorviante: una revisione critica del suo utilizzo nella letteratura accademica.‘ Medicina interna e d'urgenza. 2025. Link per studiare

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