“"Fumare uccide, svapare uccide". Questo è ciò che ha affermato il Commissario europeo Wopke Hoekstra in una recente audizione parlamentare. Sia chiaro: non è solo sbagliato, è pericoloso. Paragonando lo svapo al fumo, Hoekstra sta diffondendo disinformazione che potrebbe costare vite umane. Gli svapatori e i fumatori europei meritano politiche basate sull'evidenza, non sul terrorismo psicologico. Analizziamo il discorso di Hoekstra sullo svapo.
Giovedì 6 febbraio, il Commissario europeo per il clima, le emissioni nette zero e la crescita pulita, l'olandese Wopke Hoekstra, ha partecipato a una riunione della sottocommissione per le questioni fiscali del Parlamento europeo. Nel corso della riunione, l'eurodeputato Pierre Pimpie gli ha chiesto informazioni sulla "futura direttiva sulle accise per i produttori di tabacco", riferendosi alle previste revisione della direttiva sulla tassazione del tabacco (TTD). Attraverso questa revisione, la Commissione Europea intende stabilire aliquote minime di accisa sui prodotti alternativi alla nicotina, come le sigarette elettroniche e le bustine di nicotina, armonizzandone di fatto la tassazione con quella delle sigarette tradizionali. L'interazione completa è visibile in questo documento. video (11:38:18 – 11:42:45).
L'eurodeputata Pimpie ha anche chiesto al Responsabile della Commissione per le imposte quando la Commissione prevede di attuare questa riforma, domanda a cui l'eurodeputato non ha risposto. Finora, la revisione sia della direttiva sui prodotti del tabacco (TTD) che della direttiva sui prodotti del tabacco (TPD) non rientra nell'agenda di lavoro della Commissione per il 2025.
La sanità pubblica come strategia fiscale
La risposta di Hoekstra non è stata basata su ragionamenti scientifici o logiche di riduzione del danno: si è invece lanciato in una retorica moralistica sulla tutela della salute pubblica, spingendo al contempo per una tassazione più pesante sullo svapo. Ha sostenuto che i responsabili politici non dovrebbero concentrarsi sui guadagni economici a breve termine, ma piuttosto sul benessere dei cittadini europei.
Questa è una comoda scusa per un aumento delle tasse che renderebbe prodotti per la riduzione del danno meno accessibili ai fumatori che cercano una via d'uscita dal tabacco. Se l'obiettivo è davvero la salute pubblica, allora tassare lo svapo come il fumo è del tutto controproducente. Ricerca ha dimostrato che l'aumento delle tasse sullo svapo porta più persone a fumare. La logica è semplice: quando svapare diventa troppo costoso, i fumatori o non cambiano o tornano alle sigarette. L'approccio di Hoekstra invertirebbe i progressi nella riduzione del danno da tabacco, intrappolando più persone in un ciclo di malattie mortali legate al fumo.
Aromi: la chiave per aiutare i fumatori a smettere
Hoekstra è poi passato a uno dei luoghi comuni più comuni contro lo svapo: la presunta pericolosità degli aromi. Secondo lui, i giovani sono "sedotti" dai gusti fragola e banana e cadono in un "falso senso di sicurezza" sui rischi dello svapo. Questa argomentazione è completamente slegata dalla realtà.
I gusti non sono pensati per i giovani—sono essenziali per aiutare i fumatori adulti a smettere. I dati del ultimo sondaggio Eurobarometro mostra che i gusti alla frutta sono i più popolari tra gli svapatori (48%), seguiti dal tabacco (38%), dal mentolo (31%) e dai gusti di caramelle dolci (20%). Ciò indica che la maggior parte degli svapatori adulti preferisce aromi non di tabacco, sottolineando l'importanza di avere a disposizione una varietà di gusti per supportare gli sforzi per smettere di fumare.
Inoltre, un studio pubblicato sull'Harm Reduction Journal ha scoperto che Gli svapatori che usano aromi non di tabacco hanno una probabilità 230% maggiore di smettere di fumare rispetto a coloro che usano solo aromi di tabacco. Questa non è una speculazione, è una prova. I fumatori non vogliono che venga ricordato loro il sapore del tabacco quando cercano di smettere. divieto o tassando gli aromi e escludendoli dal mercato, l'UE renderebbe più difficile per i fumatori passare ad alternative più sicure.
Un settore sotto attacco
Oltre alle affermazioni fuorvianti sui sapori e sui rischi dello svapo, Hoekstra ha anche attaccato l'intero settore dello svapo, dipingendolo come una forza spietata e manipolatrice che fa lobbying per la dipendenza.
La realtà è che vietare o tassare pesantemente lo svapo e altri prodotti a base di nicotina più sicuri non farà altro che avvantaggiare l'industria del tabacco e quella farmaceutica. Rendendo questi strumenti di riduzione del danno meno accessibili, i fumatori saranno più propensi a continuare a usare le sigarette tradizionali o a ricorrere a prodotti farmaceutici per smettere. Questo approccio mina la salute pubblica e sostiene le industrie che traggono profitto dalle patologie legate al fumo.
L'UE deve seguire la scienza, non la paura
La retorica di Hoekstra non riguarda la tutela della salute delle persone, ma l'estensione della tassazione sulle alternative più sicure al fumo. Se l'UE vuole davvero ridurre il tasso di fumo, deve seguire i principi di riduzione del danno, non imporre politiche che spingeranno le persone a tornare alle sigarette.
Invece di demonizzare lo svapo, l'UE dovrebbe accoglierlo come strumento per la salute pubblica. Le prove sono schiaccianti:svapare è almeno il 95% meno dannoso del fumo, e gli aromi aiutano i fumatori a non fumare più. L'UE dovrebbe rendere lo svapo più accessibile, non limitarlo attraverso disinformazione e tasse punitive.
Gli svapatori europei devono reagire
La minaccia allo svapo in Europa è reale e ogni svapatore deve far sentire la propria voce. Se l'UE dovesse procedere con tasse più elevate e divieti sugli aromi, costringerebbe gli svapatori a tornare alle sigarette tradizionali o a rivolgersi al mercato nero non regolamentato.
Gli svapatori devono esigere politiche basate sull'evidenza. Dobbiamo contattare i decisori politici, condividere fatti concreti e contrastare le narrazioni fuorvianti. La lotta non riguarda solo lo svapo, ma il diritto di scegliere un'alternativa più sicura al fumo.
Hoekstra sbaglia sullo svapo, ma se non agiamo, la sua disinformazione diventerà legge. Il momento di reagire è ORA.
Originariamente pubblicato Qui