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Sigarette elettroniche vietate dallo Stato, dilaga il contrabbando

La battaglia per la sigaretta elettronica della World Vapers’Alliance “sbarca” anche a Panama.
Michael Landl, numero uno del sodalizio internazionale, ad esaminare la questione dello Stato centramericano.

“Il Governo di Panama – fa presente il giovane attivista – continua a ignorare gli utenti e la scienza.
La riduzione dei danni causati dal tabacco dovrebbe essere un elemento indispensabile nella lotta contro il fumo, anche a Panama.
La scienza ha già dimostrato che lo svapo è molto meno dannoso del fumo ed è la terapia più efficace per smettere di fumare.

Le migliaia di vapers panamensi ne sono la prova.
Panama dovrebbe seguire l’esempio di Paesi che stanno riuscendo a sconfiggere il fumo, come il Regno Unito o la Svezia, che sta per diventare il primo Paese al mondo senza tabacco, invece di copiare il fallimento di Argentina e Messico”.

Nel mese di Marzo di quest’anno, si ricorda, l’Associazione panamense per la riduzione del danno da tabacco aveva presentato una proposta all’attenzione del Governo centramericano di regolamentare i sistemi elettronici di somministrazione della nicotina nell’ottica di modificare la legge 315 del 30 Giugno 2022, ovvero quella che imbriglia lo svapo nel suo mercato legale.

 

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