Con l'avvio delle sessioni del neoeletto Parlamento europeo, si apre un'opportunità d'oro per compiere passi significativi verso l'ambizioso ma raggiungibile obiettivo di un'Europa senza fumo. Puntando a un tasso di fumatori inferiore a 5% entro il 2040, il Parlamento può trasformare la salute pubblica in tutto il continente. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo è necessario abbracciare la scienza, ascoltare i consumatori e imparare da esempi concreti come quello svedese.
Rendere l'Europa libera dal fumo è davvero un compito monumentale, ma è fattibile se le normative future saranno basate sulla realtà. Purtroppo, ci troviamo attualmente nel mezzo di un'epidemia di percezioni errate riguardo al potenziale di riduzione del danno e ai rischi dei prodotti alternativi alla nicotina. È allarmante che..., 74% di fumatori In tutto il mondo si crede erroneamente che lo svapo sia altrettanto o più dannoso del fumo. Questa diffusa convinzione errata rappresenta di per sé una crisi di salute pubblica, che scoraggia migliaia di fumatori nell'UE dal passare ad alternative meno dannose. Il nuovo Parlamento deve affrontare questa crisi con decisione.
Oltre 100 organizzazioni e istituzioni governative in tutto il mondo concordano sul fatto che svapare è significativamente meno dannoso rispetto al fumo. Questo consenso è supportato da una revisione sistematica delle prove da Cochrane, un'organizzazione non governativa britannica per la salute pubblica. Le revisioni sistematiche di Cochrane sono riconosciute a livello mondiale come il gold standard in materia di prove scientifiche sulla salute e i loro risultati confermano che lo svapo aiuta i fumatori a smettere.
Inoltre, autorevoli autorità sanitarie pubbliche, tra cui il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) del Regno Unito, hanno adottato misure per sfatare importanti pregiudizi sullo svapo. L'NHS ha pubblicato una guida intitolata "“Miti e fatti sullo svapo”"per fornire ai fumatori informazioni di alta qualità e basate sull'evidenza scientifica. Tali sforzi evidenziano l'importanza di una comunicazione accurata e di una regolamentazione basata su prove scientifiche.
L'approccio della Svezia L'impegno della Svezia a diventare una nazione libera dal fumo costituisce un precedente notevole che l'UE dovrebbe imitare. Invece di vietare i prodotti a base di nicotina più sicuri, la Svezia ha abbracciato la riduzione del danno, approvando l'uso di prodotti come lo snus, le bustine di nicotina e le sigarette elettroniche. Questa strategia ha posizionato la Svezia sul punto di diventare la prima nazione libera dal fumo, fungendo da modello per le strategie globali di riduzione del danno da tabacco.
Le prossime revisioni della Direttiva sui prodotti del tabacco (TPD) e della Direttiva sulla tassazione del tabacco (TTD) rappresenteranno punti di decisione monumentali per l'UE. L'UE si trova di fronte a una scelta critica: continuare sulla strada infruttuosa del proibizionismo e dell'eccessiva regolamentazione o riconoscere e adottare il modello svedese di successo per la riduzione del danno. I dibattiti sui divieti sugli aromi o sul divieto di prodotti come le bustine di nicotina minacciano di far deragliare l'obiettivo di una lotta al fumo. Queste misure restrittive non solo ostacolerebbero l'accesso dei fumatori ad alternative meno dannose, ma perpetuerebbero anche i problemi di salute pubblica che intendiamo risolvere.
È essenziale che il nuovo Parlamento riconosca che prodotti ben regolamentati e in grado di ridurre i danni possono salvare vite umane. Promuovendo un ambiente in cui i fumatori siano incoraggiati a passare ad alternative meno dannose, possiamo ridurre drasticamente i tassi di fumo e migliorare i risultati in termini di salute pubblica.
In conclusione, il nuovo Parlamento europeo ha un'opportunità unica di fare la storia guidando l'Europa verso un futuro senza fumo. Ascoltando la scienza, comprendendo le esigenze dei consumatori e imparando da esempi di successo come la Svezia, i membri del Parlamento possono emanare normative che giovino realmente alla salute pubblica. Con il giusto approccio, un'Europa senza fumo è alla nostra portata.
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