In linea con precedenti scoperte e argomentazioni di innumerevoli esperti di riduzione del danno da tabacco, l'indagine annuale National Youth Tobacco Survey condotta dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha confermato che non esiste un'epidemia di svapo tra gli adolescenti.
L'ultimo Dati del CDC mostra un calo significativo nello svapo tra gli adolescenti, con una diminuzione da 14,1% nel 2022 a 10,0% nel 2023 tra gli studenti delle scuole superiori. Mentre i tassi di fumo tra gli studenti delle scuole medie e superiori rimangono bassi a 1,6%. Le sigarette elettroniche sono rimaste il "prodotto del tabacco" più popolare tra gli adolescenti e l'uso scolastico di sigarette elettroniche è leggermente aumentato a 4,6% da 3,3%. Elf Bar ed Esco Bar sono stati i marchi più comunemente utilizzati.
Le autorità sanitarie statunitensi sono ancora preoccupate, affermando che molti di coloro che provano le sigarette elettroniche continuano a usarle. Circa 22,2% dei 6,2 milioni di studenti intervistati hanno fatto uso di qualche forma di "tabacco", di cui 10% che utilizzavano sigarette elettroniche. Di questi, 25,2% svapavano quotidianamente e 89,4% utilizzavano prodotti aromatizzati per lo svapo. Nonostante il calo tassi di svapo nelle scuole superiori, il CDC ha affermato che la lotta allo svapo rimane una sfida continua.
Direttore del Alleanza mondiale dei vapers (WVA) Michael Landl ha sottolineato la necessità di dissipare il panico esagerato sullo svapo tra gli adolescenti, garantendo al contempo strategie per scoraggiare lo svapo tra i giovani, senza privare i fumatori adulti di alternative più sicure. Ha sottolineato l'importanza che i decisori politici basino le loro strategie sulla ricerca e sui dati scientifici, sollecitando un passaggio a un approccio di riduzione del danno che tuteli i giovani ma che supporti anche l'accesso degli adulti ad alternative alla nicotina più sicure. Enfatizzare eccessivamente la lotta contro lo svapo tra gli adolescenti potrebbe ostacolarne i potenziali benefici per i fumatori adulti.