Svapare è più o meno dannoso del fumo e può contribuire a migliorare la salute pubblica? Nonostante la sua apparente semplicità, questa domanda divide parlamenti, giornalisti e attivisti per il controllo del tabacco, anche se la risposta è semplice: svapare è meno dannoso del fumo e rappresenta una svolta per la salute pubblica.
L'epidemia di percezioni errate
Secondo ricerca condotto da Ipsos per il think tank "We Are Innovation", un sorprendente 74% di fumatori in tutto il mondo crede erroneamente che lo svapo sia dannoso quanto o più del fumo. Questo diffuso malinteso, alimentato dalla disinformazione, impedisce potenzialmente a milioni di persone di passare a un'alternativa più sicura come lo svapo. Un recente studio del Regno Unito studio sostiene questa tesi, osservando che “la percezione del danno predice il comportamento successivo di svapare e fumare”.”
Poiché un'informazione accurata è il fondamento di un'efficace politica di sanità pubblica, è essenziale che i fumatori abbiano accesso alla verità sulle alternative più sicure. Purtroppo, molte cosiddette organizzazioni sanitarie contribuire alla diffusione di disinformazione. Queste organizzazioni, tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno perpetuato questa epidemia di false percezioni con dichiarazioni fuorvianti. Solo negli ultimi sei mesi, l'OMS ha diffuso informazioni fuorvianti sullo svapo e sulla nicotina in più di dieci occasioni, tra cui affermazioni infondate secondo cui lo svapo causa il cancro e che le sigarette elettroniche contengono spesso più sostanze tossiche delle sigarette.
L'attenzione errata dell'OMS sullo svapo e su altri prodotti a base di nicotina più sicuri, anziché sulla vera minaccia: il fumo, impedisce ai fumatori di passare a un'alternativa più sana. Non è solo un errore: è pericoloso.
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