La fiera internazionale del vaping a Verona è tornata in presenza e ha rimesso in moto un comparto che conta un fatturato di circa 470 milioni di euro con un milione di consumatori
Si è chiusa oggi pomeriggio, 16 maggio, Vapitaly, fiera internazionale del vaping. La manifestazione, punto di riferimento per operatori e appassionati, è tornata in presenza, a Veronafiere, in un’edizione che ha rappresentato una sorta di anno zero dopo la pandemia. Dopo gli eventi digitali, imprenditori, produttori, rivenditori e vape lovers hanno potuto rincontrarsi dal vivo e rimettere in moto la macchina che muove l’intero comparto. Un settore in costante crescita che conta, in Italia, 15mila occupati diretti e 45mila indiretti e un fatturato di circa 470 milioni di euro con un milione di consumatori.
Oltre 100 le aziende presenti in fiera e 200 i brand rappresentati, anche dall’estero. Il 37% degli espositori arrivava da 14 Paesi nel mondo. Migliaia i visitatori che sono entrati nella superficie espositiva di 8mila metri quadri, alla ricerca delle novità di mercato e degli ultimissimi trend di settore. Complessivamente 7.143 gli ingressi nel corso delle tre giornate.
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