La commissaria per la salute Kyriakides ripropone teorie logore e già smentite, lodando l’approccio di massima precauzione sul vaping.
La Commissione europea non condivide la visione dell’Europarlamento, che lo scorso febbraio, nel suo rapporto sul Piano contro il cancro, ha affermato che le sigarette elettroniche possono aiutare i fumatori a liberarsi della loro dannosa abitudine, contribuendo così a ridurre le incidenze di tumori fumo-correlati. Questo, almeno, è quanto appare da una risposta che la commissaria alla salute Stella Kyriakides ha fornito ad una interrogazione scritta della parlamentare del Partito popolare europeo, Sara Skyttedal, datata 16 marzo 2022. Proprio richiamandosi alle posizioni espresse dal Parlamento europeo, la rappresentante svedese poneva tre questi alla commissaria greca.
Prima di tutto Skyttedal chiedeva se la Commissione condivide il punto di vista del Parlamento secondo cui altri prodotti a base di nicotina svolgono un ruolo nella riduzione dell’uso di sigarette e poi, in caso affermativo, quali iniziative legislative intende presentare la Commissione affinché le sigarette siano sostituite da altri prodotti a base di nicotina. L’ultimo quesito riguardava lo snus, le bustine di tabacco per uso orale vietate in tutta l’Unione europea con eccezione della Svezia. La parlamentare chiedeva se la Commissione è disposta a riconsiderare il divieto.
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