Ha suscitato la preoccupata reazione dei consumatori l’annuncio fatto pochi giorni fa dal Ministero della salute e del benessere familiare del Bangladesh. Il dicastero ha fatto sapere di aver elaborato degli emendamenti alla Legge nazionale sul controllo del tabacco del 2013, che vieteranno le sigarette elettroniche. Più precisamente, saranno proibite la produzione, l’importazione, l’esportazione, lo stoccaggio e la vendita di sigarette elettroniche e di loro componenti. La violazione sarà punita con la reclusione per un massimo di sei mesi, una ammenda o entrambe. Il Ministro della salute ha aggiunto, secondo quanto riporta il quotidiano Bangladesh Post, che la bozza della legge emendata è già pronta e sarà presto sottoposta al vaglio del parlamento. Lo scopo della misura, sempre secondo il titolare del dicastero, è quello di raggiungere un paese senza fumo entro il 2040.
La locale associazione dei consumatori di sigarette elettroniche VoV Bangladesh critica aspramente le posizioni del governo, convinta che allontanerà il paese ancora di più dal suo obiettivo. “Abbiamo compiuto sforzi enormi per informare i consumatori e i responsabili politici su come funziona la riduzione del danno e sul perché il Bangladesh dovrebbe sostenerlo – afferma il suo rappresentante Nafis Farhan – È sconvolgente vedere che le autorità sanitarie in Bangladesh stiano invece scegliendo di combattere il vaping. Chiediamo loro di riconsiderare gli emendamenti proposti ed evitare il disastro sanitario che deriverà dall’approccio proibizionista”.
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