Un sondaggio condotto da World Vapers’ Alliance mette in guardia le istituzioni sulle conseguenze di normative proibizionistiche.
Torna a insistere sull’importanza degli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche l’alleanza internazionale di associazioni di consumatori World Vapers’ Alliance. Il nuovo impulso alla campagna “Flavours Matter” viene dai risultati di un sondaggio che l’associazione ha condotto fra i suoi membri, con un totale di 415 partecipanti sparsi in 36 diversi Paesi. È stato infatti ben il 97% degli intervistati a rispondere che preferisce svapare gusti diversi dal tabacco (per la precisione il 73%) o una combinazione di tabacco e altri aromi (23,6%), mentre è solo il 3% a utilizzare esclusivamente liquidi al gusto di tabacco. E se gli aromi venissero vietati, il 45,7% degli intervistati si rivolgerebbe a canali illegali per avere i prodotti aromatizzati, mentre il 7,1% dichiara che tornerebbe a fumare. Il 20,6% si rassegnerebbe a utilizzare liquidi al tabacco e il 15,5% smetterebbe di usare l’e-cigarette.
Una prospettiva preoccupante secondo Michael Landl, direttore di World Vapers’ Alliance. “Il sondaggio tra i nostri membri – dichiara – conferma ciò che la scienza ha ripetutamente dimostrato: gli aromi sono essenziali per smettere di fumare. Divieti e tassazioni elevate non fanno che aumentare il mercato nero e spingere molti vaper a tornare a fumare. È ora che i politici inizino ad ascoltare coloro che sono più colpiti dalle loro politiche: i consumatori”.
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