Se qualche inguaribile ottimista avesse avuto ancora dei dubbi sulla posizione dell'Oms sulla sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno da fumo, ci ha pensato lo stesso direttore generale dell'organizzazione a fugarli definitivament. La scorsa settimana l'etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, imsejħa per praticità Dr Tedros, waqt una conferenza stampa ha definit il vaping una trappola. “Quando l'industria del tabacco tkun introdotta la sigaretta elettronica – qalha – una delle narrazioni che hanno cercato di venderci e che fosse parte della riduzione del danno. Non è vero. In realtà è una trappola. I minori vengono adescati in tenera età – 10, 11, 12 anni – perché pensano che svapare sia di tendenza, le sigarette elettroniche hanno diversi colori e sapori e così via. Poi rimangono dipendenti per tutta la vita e la maggior parte di loro passa a fumare sigarette tradizzjonali”".
Un giudizio senza appello, che ha subito suscitato le preocupazioni di consumatori e sostenitori della harm reduction, speċjalment in vista della decima Conferenza delle parti della Convenzione per il kontroll tat-tabakk tal-jum li ġej. “È scioccante che l'Oms si ostini a combattere la riduzione del danno da fumo”, huwa ddikjarat Michael Landl, direttur tar-rete internazzjonali tal-assoċjazzjonijiet tal-konsumaturi tal-prodotti tal-vaping World Vapers' Alliance.’Invece di incoraggiare i fumatori a passare ad alternative meno dannose – żied – il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus rifiuta di ascoltare la xjenza, gli esperti ei consumatori. Din id-dikjarazzjoni turi li l-Oms intende reprimere ulteriorment it-tnaqqis tal-dannu, aċċettandone le conseguenze negative. Al contrario, la riduzione del danno deve diventare un elemento chiave delle future politiche antifumo”".
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