“Qualsiasi alternativa alla nicotina attualmente in commercio è 10.000 volte migliore del tabacco da combustione”.
Detto questo, “non si comprende coloro che si oppongono all’offrire alternative di ogni genere a chi non vuole o non può smettere di fumare”.
Parola di Josep María Ramón Torrell, capo dell’Unità fumatori dell’ospedale di Bellvitge, struttura sanitaria dell’area ospedaliera di Barcellona.
Il professionista, in particolare, ha auspicato che gli Organi governativi preposti possano mettere ordine nella questione delle alternative al fumo dando vita ad una sorta di scaletta del rischio che faccia comprendere ai consumatori quale soluzione possa essere di maggiore o minore impatto per la salute.
Per dirle breve, un prospetto che informi in modo corretto e possa garantire una decisione consapevole da parte di quanti vogliano dire addio alle sigarette – perché il punto di partenza, il presupposto è sempre quello – ma che non hanno ancora chiaro quale “strumento” approcciare.
In questa ideale graduatoria del rischio, secondo Torrell, il tabacco starebbe a quota 100 laddove, invece, gomme e cerotti, con punteggi di 3 e 4, sarebbero gli strumenti meno rischiosi.
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