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I membri della WVA si rivolgono all'OMS

I membri della World Vapers' Alliance (WVA) hanno scritto una lettera congiunta all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) invitandola ad "affrontare la realtà", sottolineando che i prodotti per la riduzione del danno da tabacco salvano vite. Le 31 organizzazioni dei consumatori che rappresentano milioni di vapers in tutto il mondo stanno unendo le forze per chiedere all'OMS di porre fine alla sua guerra contro lo svapo e altre alternative al fumo.I gruppi insistono sul fatto che l'OMS dovrebbe concentrarsi sul rispetto del suo impegno di ridurre i danni del fumo.

Michael Landl, direttore della World Vapers' Alliance, una delle organizzazioni dietro l'appello, ha affermato: "L'OMS ha l'opportunità di sconfiggere definitivamente il fumo, ma invece sceglie di puntare il dito contro lo svapo e altri strumenti che possono ridurre i danni del tabacco. L'OMS ignora sistematicamente la ricchezza di prove scientifiche che indicano i benefici di questi prodotti e l'esperienza diretta di milioni di cittadini che hanno smesso di fumare definitivamente. Limitare o vietare l'accesso allo svapo, alle bustine di nicotina, allo snus e ad altri prodotti non farà altro che costare vite. Milioni di vite potrebbero essere salvate se l'OMS facesse davvero sul serio nel sconfiggere il fumo".

Il 2021 è un anno critico per le politiche di sanità pubblica a livello globale. La conferenza globale della Conferenza delle Parti (COP 9) si terrà questo novembre. Stabilirà la direzione per le politiche antifumo e antisvapo in tutto il mondo.

La WVA afferma che uno dei principali problemi riguardanti la COP9 è che il protocollo della Convenzione quadro per la lotta al fumo (FCTC) ha perso di vista il suo obiettivo principale, ovvero ridurre il fumo, e sembra invece concentrarsi sulla lotta all'accesso ad alternative meno dannose.

"200 milioni di vite in tutto il mondo potrebbero essere salvate, ma così com'è sembra che la COP9 sarà un'altra farsa anti-scienza e anti-consumatore dell'OMS. È tempo di rispettare davvero l'impegno della FCTC per la riduzione del danno da tabacco approvando prodotti per la riduzione del danno", conclude Michael Landl.

Nella lettera congiunta si afferma: “Rivendichiamo il diritto all’uguaglianza e il diritto di partecipare alle assemblee, alle riunioni e alle politiche pubbliche in modo analogo a quello di varie organizzazioni antifumo, rappresentanti di aziende farmaceutiche o istituzioni non governative di diverso tipo (come quelle che appartengono a filantropi miliardari o quelle che obbediscono alla loro ideologia a un colpo di assegno), che attualmente ed esclusivamente sono già stati rappresentati nella vostra istituzione”.

Prosegue con altre tre richieste:

  1. Chiediamo che cessi la persecuzione e il discredito delle organizzazioni che difendono la Riduzione dei Danni da Fumo
  2. Chiediamo all’Organizzazione Mondiale della Sanità di creare un dialogo diretto tra più parti interessate e di promuovere la generazione di alleanze nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030
  3. Chiediamo all’OMS di sospendere le misure che ha imposto di fatto per impedire l’apertura del dibattito su nuove strategie, supportate da prove scientifiche, per affrontare il consumo di tabacco tra gli adulti in tutto il mondo.

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