Chi difenderà ciò che è giusto?

Come svapatore che in passato ha fumato per oltre 10 anni, ho visto in prima persona l'incredibile differenza che lo svapo può fare nella vita di una persona. Ma ultimamente, la crescente ondata di restrizioni sugli strumenti di riduzione del danno, in particolare nell'Unione Europea, mi preoccupa profondamente. Il futuro di alternative come lo svapo, le bustine di nicotina e altri prodotti a rischio ridotto è minacciato da normative sempre più severe, normative che potrebbero vanificare anni di progressi nella riduzione dei tassi di fumo.

Nel Regno Unito, c'è un spingere per vietare le sigarette elettroniche usa e getta, che sono stati uno strumento essenziale per molti fumatori che stanno cercando di smettere. Sebbene la loro efficacia nell'aiutare le persone ad abbandonare il fumo sia ben documentata, i responsabili politici stanno valutando di vietarli in nome della salute pubblica. Analogamente, la Francia ha introdotto un divieto di sacchetti di nicotina e massicci aumenti delle tasse sul tabacco, aggravando ulteriormente la situazione. Queste decisioni, anziché promuovere la salute pubblica, rischiano di spingere i fumatori a tornare alle sigarette o di costringerli a ricorrere al mercato nero. Tali restrizioni mostrano un preoccupante spostamento verso il proibizionismo, anziché concentrarsi su una riduzione del danno supportata dalla scienza.

Non posso fare a meno di sentirmi frustrato da questa crescente mancanza di riguardo per le persone direttamente interessate da queste decisioni: consumatori come me. Svapare mi ha aiutato a smettere di fumare quando nient'altro funzionava, e so di non essere il solo. Eppure, mentre le autorità di regolamentazione dell'UE continuano a stringere i freni, è chiaro che le voci dei consumatori vengono escluse dal dibattito. Se la scienza è chiara, perché ignorarla?

Fortunatamente, non tutto è perduto. Con una significativa vittoria per la scienza e la libertà di scelta dei consumatori, il Parlamento europeo ha recentemente ha respinto una proposta per vietare lo svapo all'aperto. Questa decisione dimostra che il buon senso può ancora prevalere quando si amplifica la sensibilizzazione basata sull'evidenza. È un messaggio chiaro: le politiche sullo svapo dovrebbero essere basate sui fatti, non sulla paura. Vittorie come queste mi danno la speranza che, con un impegno costante, possiamo contrastare restrizioni errate e proteggere l'accesso agli strumenti di riduzione del danno in tutta Europa.

Le imminenti revisioni della Direttiva sui prodotti del tabacco rappresentano un momento cruciale per tutti noi nella comunità impegnata nella riduzione del danno. Se riusciamo a contrastare queste politiche dannose e a promuovere approcci più equilibrati e basati sull'evidenza, possiamo garantire che lo svapo e altri strumenti di riduzione del danno rimangano accessibili a coloro che ne hanno più bisogno.

Non pretendo che sarà facile. La lotta per la riduzione del danno è dura e ci sono ancora molte battaglie da affrontare. Ma dobbiamo continuare a sostenere il diritto di scegliere alternative più sane. Imparando dai successi di paesi come Svezia, laddove le politiche di riduzione dei danni causati dal tabacco hanno drasticamente ridotto i tassi di fumo, l'UE potrebbe adottare un approccio più sensato e basato sul rischio.

Quindi, a tutti i miei colleghi svapatori, consumatori e proprietari di negozi di sigarette elettroniche: non possiamo permettere che queste decisioni vengano prese senza di noi. Ora è il momento di farsi avanti, condividere le nostre storie e lottare per un futuro in cui la riduzione del danno sia prioritaria. Insieme, possiamo garantire che l'Europa non faccia passi indietro, ma abbracci invece un futuro senza fumo basato su prove, scienza e sul benessere dei suoi cittadini. Il percorso può essere arduo, ma come comunità possiamo garantire che il futuro rimanga luminoso per tutti noi che facciamo affidamento su queste alternative salvavita.

Facciamo sentire la nostra voce, perché da questo dipendono le nostre vite.

Condividere

Iscriviti alla nostra Newsletter

Altra tabella

Forse il feed dei social media?

Agisci ora!

Svapare può salvare 200 milioni di vite. Il 2022 è l'anno giusto per rendere questa opportunità una realtà. Fai sentire la tua voce. Unisciti alla nostra campagna. 

Unisciti a noi

Lo svapo può salvare 200 milioni di vite e gli aromi svolgono un ruolo chiave nell'aiutare i fumatori a smettere. Tuttavia, i responsabili politici vogliono limitare o vietare i gusti, mettendo a rischio il nostro sforzo per porre fine alle morti legate al fumo.

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

it_ITIT