È operativa, dal 25 Luglio scorso, la legge che riguarda i prodotti per la vaporizzazione della nicotina, licenziata nel 2021 dal Senato del Parlamento e dalla Camera dei deputati delle Filippine.
Di fatto, è automaticamente entrata in vigore a causa della mancanza di veto presidenziale, poiché né l’uscente presidente Rodrigo Duterte né il neo eletto Ferdinand Marcos Jr hanno firmato la proposta.
Ciò è sufficiente affinché la legge segua il suo iter.
Quella approvata dalle Filippine è una legge completa, che ha raccolto consensi a livello internazionale da parte dei sostenitori della riduzione dei danni causati dal fumo.
Il suo obiettivo, infatti, è quello di regolamentare importazioni, vendita, produzione, distribuzione e utilizzo di prodotti a tabacco riscaldato e sigaretta elettronica usa e getta, al fine di trovare un equilibrio fra i benefici per i consumatori adulti e la protezione dei minori.
Nei dettagli, per ciò che concerne la protezione dei minori, la legge prevede che il divieto di vendita e acquisto di tali prodotti sia vietato nei pressi di scuole, parchi, concerti, eventi sportivi e culturali. Inoltre, gli stessi negozianti hanno l’onere di verificare l’età degli acquirenti.
Ad ogni modo, lo scenario non è sempre stato idilliaco, poiché durante i mesi precedenti all’approvazione, la legge è stata oggetto di scontro fra sostenitori e oppositori. I primi difendevano strenuamente il testo, i secondi, al contrario, immaginavano scenari apocalittici.
Non si può dimenticare, del resto, che nel 2020 l’Fda (agenzia regolatoria locale filippina) fu travolta da uno scandalo.
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