La FDA sbaglia ancora una volta: la valutazione Reagan-Udall

Nel 2022 il commissario della FDA Califf ha annunciato una revisione del suo Centro per i prodotti del tabacco da parte della Fondazione Reagan-Udall. La fondazione disse che il CTP “ha una missione fondamentale per proteggere la salute pubblica dalle malattie e dai decessi correlati al tabacco e regolamenta prodotti che non hanno alcun beneficio intrinseco e comportano enormi costi sociali, è un programma di regolamentazione governativo con il dovere di funzionare in modo efficiente, equo e trasparente”. Hanno anche segnalato mancanza di chiarezza e trasparenza, nonché problemi di comunicazione interna. Inoltre, hanno scoperto che il CTP non è attrezzato per affrontare il carico di lavoro derivante dal processo PMTA e dalle altre attività di supervisione normativa di cui è stato incaricato.

“Il rapporto di quasi 40 pagine ha evidenziato che Reagan-Udall non era "in grado di identificare un piano completo attuale che articolasse chiaramente le priorità del CTP, la direzione per il futuro e i suoi obiettivi a breve e lungo termine". I suoi suggerimenti generali includevano il miglioramento delle comunicazioni e della trasparenza, magari attraverso un potenziale incontro pubblico; l'adozione di metodi per consentire un maggiore contributo delle parti interessate; lo sviluppo di quadri più chiari per applicazioni di marketing di "alta qualità" per i prodotti a base di nicotina e un maggiore "utilizzo del Comitato consultivo scientifico sui prodotti del tabacco".

In tipico stile FDA, la soluzione escogitata per porre rimedio a queste gravi carenze del CTP è stata quella di sollecitare il Congresso ad approvare l'introduzione di tariffe per gli utenti per coprire i "costi del carico di lavoro causato" dal processo PMTA. Ha affermato: "Per raggiungere questi obiettivi, dobbiamo disporre delle risorse adeguate per assumere e mantenere personale con le competenze necessarie per soddisfare efficacemente il nostro mandato di salute pubblica in materia di tabacco". Mi vengono in mente alcune cose quando sento affermazioni come questa: tariffe per gli utenti causate da "chi?" e questa è una soluzione ai problemi citati dal RUF? Ti prendono i soldi e poi ti chiudono. Sembra legittimo! 

In un altro dichiarazione di Califf in questo comunicato stampa della FDA raddoppia la disinformazione affermando “Purtroppo, l'industria del tabacco ha combattuto l'agenzia su molte delle azioni scientifiche che abbiamo intrapreso, anteponendo i profitti alla salute pubblica. Ad esempio, nonostante siamo l'unico Paese con un'ampia autorità di regolamentazione sul settore, a differenza di molte altre nazioni, le controversie legali ci hanno impedito finora per ben due volte di implementare le avvertenze sui pacchetti di sigarette, obbligatorie per legge dal Congresso, che illustrano i gravi rischi per la salute del fumo di sigaretta.”

Questa è davvero un'affermazione comica, poiché è chiaramente la CTP a mettere i profitti al di sopra della salute pubblica, negando il 99,99% delle domande PMTA presentate, dando priorità all'uso da parte dei giovani rispetto alla vita degli adulti.

Sebbene i vapers non siano scioccati da queste risposte alla revisione RUF, mi rattrista comunque vedere che anche quando vengono presi tali provvedimenti con risultati che potrebbero (e dovrebbe) promettere un vero cambiamento alla FDA ci porta comunque a ottenere più o meno la stessa cosa. 

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