Dopo tre anni di stop forzato, Verona è tornata ad essere protagonista dell’evento di riferimento del mondo del vaping.
E finalmente si è tornati alla normalità, il motore è stato riavviato per la ripresa di un intero comparto. La fiera internazionale della sigaretta elettronica Vapitaly dal 2015 rappresenta il momento di confronto, approfondimento e conoscenza di un intero comparto; i due anni di inattività avevano rallentato gli scambi ma finalmente si è ritornati nuovamente a fare rete di persona. Tra sabato 14 e lunedì 16 maggio sono stati 7.143 gli ingressi. Certo, non sono i numeri dell’edizione del 2019 quando i visitatori sono stati il triplo ma è un ottimo punto di ripartenza.
"Voglio dire 7.143 volte grazie – commenta Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly – a tutti coloro che hanno varcato la soglia del padiglione fieristico. Grazie agli espositori che hanno creduto sin dall’inizio a questa avventura, grazie ai visitatori che hanno arricchito l’esposizione con i loro colori e la loro curiosità, grazie ai collaboratori dell’organizzazione che si sono fatti carico di tutte le incombenze pratiche e formali, grazie agli ospiti che hanno animato il palco. Le fiere in presenza, infatti, hanno tutt’altra valenza e valore, in termini di relazioni e di business. Siamo orgogliosi di essere i fautori della ripartenza e del fatto che Vapitaly si sia confermato come l’appuntamento annuale di riferimento per l’intero comparto. È una responsabilità che ci siamo assunti e, per questo, già nei prossimi giorni inizieremo a lavorare all’edizione Pro che sarà il trampolino di lancio per il prossimo Vapitaly. Auspichiamo che nel 2023 la fiera del vaping sarà la più grande di sempre”.
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